Il silenzio sui 500.000 mila lavoratori innocenti

Come molti sapranno ieri, 15 febbraio, è stato sancito l'obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori "over cinquanta".
Quindi, per tutti coloro che hanno più di cinquant'anni, che non hanno completato il ciclo di vaccinazioni anti-covid o che hanno contratto la malattia da più di sei mesi, non è più consentito lavorare!
La notizia dell'obbligo è stata data da tutti i mass media, ma che io sappia nessuna delle grandi testate giornalistiche nazionali, a parte La Verità, ha commentato la notizia parlando del numero di persone lasciate a casa senza stipendio.
La stima parla di mezzo milione di lavoratori sospesi cui sarà negata la retribuzione: operai, impiegati, professionisti che hanno accumulato negli anni un grande bagaglio di esperienza. Lavoratori che hanno servito le aziende e l'Agenzia delle Entrate per oltre trent'anni con il loro onorato lavoro.
Sacrifici, tasse e contributi pagati senza mai saltare una rata, cultura, esperienza, insomma tutto il loro operato oggi è finito nella pattumiera a seguito di una scelta sociale e politica che nulla ha a che fare con la sicurezza sanitaria del Paese!
Tutto sta accadendo in queste ore con la complicità dei mezzi di informazione che tutt'ora tacciono riguardo quel numero scomodo: un dato da catastrofe sociale!
Non parliamo poi dei politici al governo che hanno dato prova di voler ignorare un'importante minoranza che da mesi viene discriminata a colpi di decreti.
Il fattore peggiore, però, è che quanto sta accadendo avviene nella più assoluta indifferenza dell'opinione pubblica!
Cosa significa essere un lavoratore sospeso?
Chi è stato sospeso, nei mesi scorsi (professori, medici, sanitari, dipendenti pubblici...) ed in queste ore non ha più diritto né al suo stipendio né ad altra forma di sostentamento! Infatti chi è stato sospeso dal proprio datore di lavoro non può operare in nessun altro ambiente, non usufruisce di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, Naspi, Reddito di cittadinanza...), quindi è una persona che oggi non ha di fatto la possibilità di sostenere economicamente se stesso e la sua famiglia.
Sottolineo che tutto ciò non accade per motivi sanitari, infatti questi lavoratori fino ad ieri erano ammessi sul posto di lavoro attraverso l'attestata negatività di un tampone (il quale generava un lasciapassare della durata di 48 ore), inoltre è stata dimostrata l'inefficacia dei vaccini riguardo la trasmissione del contagio, perciò l'unica ragione di questa azione è dettata da motivi politici e sociali!
Come non fare confronti con la storia?
Tanti si sono sentiti scandalizzati nel sentir paragonare le persone che hanno fatto la scelta di non vaccinarsi agli ebrei perseguitati negli anni '30 o ai neri relegati all'apartheid nel Sud Africa.
Arrivati, però, alla tragedia attuale c'è poco da fare i buonisti.
Bisogna togliere le fette di salame dagli occhi dell'opinione pubblica e denunciare la persecuzione di una minoranza alla quale nei mesi scorsi è stato negato il diritto di partecipare alla vita sociale (bar, ristoranti, palestre, cinema...) ed oggi è stata umiliata e violentata con la negazione del diritto al lavoro!
Mezzo milione!
Oggi 500.000 lavoratori sono rimasti forzatamente a casa senza un logico motivo e senza una data certa di rientro sul posto di lavoro.
Stiamo parlando solo della punta dell'iceberg in quanto gli italiani che hanno rifiutato il vaccino sono circa il 10% della popolazione sopra i dodici anni. Questa cifra è destinata ad aumentare di giorno in giorno perché la gente che ha ricevuto le prime dosi del siero si sta rifiutando di proseguire in questa folle sperimentazione, lanciata su scala mondiale.
Fino ad oggi la "pentola a pressione" ha retto grazie alla valvola di sfogo abilmente manovrata dai governi Conte e Draghi che hanno imposto decreti illegittimi con sapiente gradualità, lasciando qualche spazio di libertà di tanto in tanto. Probabilmente con l'arrivo della bella stagione la valvola si aprirà ancora di più, tenere però la fiamma accesa, alimentando l'odio e la discriminazione verso una sostanziale parte della popolazione, potrebbe portare all'esplosione di quella pentola.
Vedo attorno a me molte persone care, amici d'infanzia e colleghi, che hanno lavorato onestamente per trent'anni ed oltre, oggi questi amici, giunti alla vigilia del pensionamento, si ritrovano a casa increduli, sconsolati e umiliati da un Governo impostore e criminale.
Parlo di tecnici specializzati, ingegneri, infermieri, professori, artisti, liberi professionisti, ripeto: il meglio del nostro tessuto sociale e produttivo, espulsi dal mondo del lavoro solo esclusivamente per un'imposizione politica.
Io oggi non appartengo a quella schiera perché recentemente ho contratto la malattia e dispongo di quell'infame lasciapassare per continuare a lavorare ancora per qualche mese, ma temo che sia una consolazione provvisoria perché l'arrivo del prossimo autunno probabilmente porterà nuove restrizioni e a quel punto anch'io sarò estromesso "dal gioco"...
Sveglia!
Se l'opinione pubblica continuerà assuefatta a seguire i dettami del "Governo dei migliori", senza destarsi dal sopore antidemocratico, nel prossimo futuro immagino dinanzi a me solo due strade (entrambe in salita): quella di partecipare alla costruzione di un mondo parallelo per poi accedervi oppure optare per la scelta di emigrare in un paese extra-europeo, ma questa sarà un'altra storia che racconterò a tempo debito...
Oggi bisogna ancora lottare affinché l'odio e la discriminazione siano placati!
Senza questa condizione non esisterà pace, non sarà possibile rimarginare le ferite aperte e la nostra società sarà inesorabilmente annientata da una sommersa guerra civile che si combatterà capillarmente dappertutto, tra le nostre amicizie, sui posti di lavoro, nei luoghi di aggregazione, tra i parenti e addirittura nell'intimità delle famiglie!
Non sto esagerando, tutto ciò è già in atto da mesi ed ognuno di noi, che sia da una parte o dall'altra, l'ha già provato sulla propria pelle nel silenzio assordante di una collettività diventata sorda, cieca ed insensibile.
Prima di gettare la spugna, io e te (e tanti altri ancora) abbiamo mezzo milione di motivi per lottare e per svegliare chi è stato narcotizzato dalla propaganda incessante dei mass media!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita:www.danielepezzali.com)
16 febbraio 2022