Ieri, 25 maggio, il DL 44/2021 che prevede anche la vaccinazione obbligatoria contro il Covid19 per tutti i sanitari, è stato approvato alla Camera ed è stato convertito in Legge dello Stato.
La notizia (scomoda) è stata volutamente ignorata dai principali mass media, come sono state ignorate, in questi mesi, le manifestazioni che si sono tenute in tutta Italia contro l'obbligo vaccinale e contro una serie di provvedimenti detti "di contenimento del virus" che non hanno nulla di scientifico, come ad esempio il coprifuoco.
Premetto che
questo articolo non è per prendere posizione riguardo l'efficacia e la sicurezza dei vaccini anti-covid.
Dal mio punto di vista la libertà di scelta è fondamentale, rispetto quindi sia chi si vaccina, sia chi invece preferisce attendere prima i dati della sperimentazione!
A mio parere, infatti, per i soggetti non a rischio si può parlare "di attesa", in quanto le terapie domiciliari per il trattamento precoce del Covid19 sono una realtà ed è stato documentato il loro successo.
A me piace scrivere, ragionare senza condizionamenti e ringrazio ancora una volta la Redazione di Oggi Treviso per avermi concesso questo spazio per esprimere in pubblico il mio pensiero.
Gli spunti di riflessione
In questi mesi mi sono pronunciato in maniera critica riguardo la gestione dell'epidemia in corso da parte del Governo e purtroppo mi sono scontrato benevolmente con molte persone per le idee che ho espresso. Ho, comunque, sempre mantenuto l'etica nello scrivere e nel rispondere ai commenti, non ho mai censurato alcun post (a meno che i commenti non fossero volgari o non pertinenti all'oggetto trattato) e spero che anche stavolta, nel trattare questo argomento tanto spinoso, abbia modo di condurre un contraddittorio civile.
Il tema quindi non è il Covid19 e il relativo vaccino, ma l'obbligo vaccinale, di conseguenza vorrei elencare alcune constatazioni per delineare l'argomento:
I quattro sieri diffusi in Italia non sono vaccini tradizionali ottenuti con le metodologie note alla scienza da decenni, ma sono farmaci innovativi che sfruttano le recenti conoscenze acquisite sui trattamenti genici.
Le quattro case farmaceutiche che producono questi prodotti dichiarano a chiare lettere nel bugiardino che si tratta di un farmaco sperimentale e che la fine della sperimentazione è prevista, a seconda dei produttori, tra la fine del 2022 e quella del 2023.
Dette case farmaceutiche hanno ottenuto dai vari stati, tra cui l'Italia, la manleva per qualsiasi reazione avversa che possa accadere al paziente (compresa la morte dello stesso).
Per sottoporsi a questo trattamento contro il Covid19 l'interessato deve firmare il consenso informato, altrimenti non può essere sottoposto a vaccinazione.
Tutti i sanitari coinvolti nella filiera di questi "vaccini", dalla raccolta dei dati clinici del paziente alla somministrazione del farmaco, sono coperti da "scudo penale", questo significa che sono sollevati per legge da qualsiasi denuncia penale da parte del paziente o dai suoi cari in caso di morte dello stesso.
Penso che tutti questi punti siano risaputi, condivisi e sufficientemente documentati dai siti ufficiali e governativi.
Perché l'obbligo vaccinale?
A questo punto penso che sia corretto ed opportuno che la scelta di vaccinarsi, da parte del singolo individuo, sia volontaria e consenziente. Come è noto e scientificamente dimostrato, che i "vaccini" in questione non escludono né il contagio da Sars Cov 2, né lo sviluppo della malattia Covid 19.
Pertanto, visto e considerato quanto sopra, siamo molto lontani dal concetto di vaccinazione obbligatoria, come quella ad esempio somministrata per il Vaiolo e la Tubercolosi, cui tutti i sanitari sono sottoposti.
I quesiti ai quali non trovo la risposta:
Quindi, com'è possibile ricorrere ad un obbligo di Legge, pena il demansionamento del lavoratore fino alla sospensione dal posto di lavoro senza retribuzione, se parliamo di farmaci sperimentali?
Come ha fatto questo decreto, che impone un trattamento sanitario obbligatorio, ad essere approvato in Parlamento, visto che è palesemente contro a quanto sancito dalla Costituzione Italiana?
Qual è la logica per il quale il sanitario che non si vaccina non può lavorare in una struttura pubblica nel momento in cui i più deboli sono stati vaccinati, il virus si trasmette anche tra vaccinati e il Covid19 ormai è diventato endemico?
Il Decreto 44 è stato convertito in Legge, ma è palese che al primo ricorso davanti al giudice dovrà cadere. Le contraddizioni tra quanto prevede la nuova Legge e quanto è scritto sulla nostra Costituzione sono lampanti, come è risaputo il fatto che si tratti di un farmaco sperimentale.
Più eclatante ancora, però, è che il sanitario che sarà sottoposto all'obbligo vaccinale dovrà firmare per forza il consenso informato: una chiara contraddizione che non trova soluzione!
Il mio parere è che siamo di fronte ad un'imposizione antidemocratica, necessaria per fare procedere spedita la campagna vaccinale in corso.
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
26 maggio 2021
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