Fino ad un mese fa eravamo un popolo incerto, litigioso, insoddisfatto, opportunista, con uno scarso senso civico...
Purtroppo era questa la fotografia che ci ritraeva, sia ai nostri occhi, sia a quella degli altri paesi all'estero.
Come spesso accade nelle famiglie, ci sono dei momenti nei quali si perde l'unità: i figli emigrano, i parenti si allontanano, i rapporti si raffreddano e talvolta l'egoismo prevale sugli affetti.
Sono situazioni che bene o male tutti abbiamo provato, ci sono però degli accadimenti (una disgrazia, un lutto, un incidente) che stravolgono tutto, che ci fanno rinsavire, che ci riportano ad un'insperata unità famigliare.
E' quello che sta accadendo alla nostra Italia, messa in quarantena, con una lista di decessi che oggi ha superato quota 2500, un'Italia schernita dalla satira francese e dallo humor inglese, un'Italia sul baratro del debito pubblico con la mano della BCE pronta a spingerci verso la bancarotta.
Ecco allora che in questa Italia ferita, emerge lo spirito degli italiani da nord a sud, il coraggio degli operatori sanitari, cui contiamo già le prime vittime, quello degli infermieri e dei medici!
Il nostro senso civico giorno dopo giorno si rafforza, aumenta il numero dei volontari impiegati nella protezione civile e di quelli che forniscono servizi d'assistenza agli anziani.
Finalmente capiamo anche la necessità di seguire le regole della quarantena per rispettare la vita dei più deboli.
Il nostro senso di appartenenza sempre di più si sta elevando con mille iniziative, dai flash mob musicali con le canzoni intonate nei quartieri di tutte le città d'Italia, alle bandiere appese ai balconi per arrivare a sentire il nostro Inno Nazionale risuonare ogni dove.
Questo patriottismo ritrovato è diverso da quel sentimento che ci accomuna quando vinciamo la competizione sportiva. Ora siamo uniti per combattere un'epidemia ed abbiamo tutti le stesse armi a disposizione: senso civico, igiene e voglia di superare le difficoltà.
In questo momento tutti ci stiamo rimettendo e ognuno di noi sogna di ripartire il prima possibile!
Purtroppo temo che siamo solo agli inizi della nostra disavventura, avremo altre batoste da subire in disagi, perdite economiche e lutti, ma tutto quello che accadrà alimenterà il nostro senso di riscossa e di unione nazionale.
Con la sventura del COVID-19 stiamo ritrovando i valori umani, le notizie dei telegiornali ci hanno riportato ai valori della vita.
Siamo tutti chiusi in casa e lo saremo per tanti giorni ancora e tutto questo tempo ci permetterà di riflettere sugli errori del passato, ci servirà per maturare e alla fine ci farà agognare il desiderio di riemergere con l'orgoglio di italiani!
Daremo anche più valore alle cose essenziali ed alle professioni indispensabili nella nostra società, mai come ora infermieri, operatori sanitari, netturbini, forze dell'ordine, trasportatori, operai sono stati così tanto apprezzati, mentre il mondo dei consumi, le botteghe del lusso, i luoghi di intrattenimento e gli eventi sportivi sono diventati evanescenti.
Appena due mesi fa la stessa cosa è accaduta in Cina, mai il popolo cinese è stato così coeso come durante l'epidemia che li ha stravolti.
Quando riusciremo ad alzare la testa avremo tanta energia da spendere ed il mio augurio è quello di impiegarla a sostegno delle categorie di lavoratori che hanno impedito il collasso dell'Italia ed hanno salvato tante vite umane.
Un piccolo grande esempio di questa nuova consapevolezza di appartenenza alla stessa cultura l'hanno data i lavoratori di un supermercato Coop di Firenze: anche cantare l’Inno di Mameli in un supermercato è un piccolo gesto che sprigiona il grande potere di fare commuovere qualsiasi italiano. (cliccare sull'immagine per gustare due minuti di autentica emozione).
Centocinquantanove anni fa i nostri avi hanno fatto l'Italia, forse quest'anno tutti insieme riusciremo fare gli italiani!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
18 marzo 2020
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