Secondo uno studio del sito di ricerca Comparitech la maggior parte delle città più sorvegliate del mondo si trova in Cina.
Ho trovato questa notizia attraverso la piattaforma Statista.com, specializzata in dati e statistica.
L'articolo parla di un'indagine che ha preso in considerazione le 150 città più popolose del pianeta, escluse quelle per le quali non erano disponibili dati sufficienti e Taiyuan, la città cinese situata nella provincia dello Shanxi a circa 300 miglia a sud-ovest di Pechino, è in cima alla lista con 120 telecamere CCTV pubbliche per 1.000 abitanti.
Al terzo posto della classifica, che vede nelle prime quindici posizioni solo città cinesi, spicca Londra, con 67 telecamere per 1.000 abitanti!
Molto diversa è la fotografia negli Stati Uniti, dove Los Angeles è la città con il punteggio più alto nella classifica con 6 telecamere per 1.000 abitanti.
Sicurezza vs Privacy
La tecnologia TVCC è controversa in molti luoghi del mondo, con i suoi sostenitori che propagandano i suoi benefici per la lotta alla criminalità e gli avversari cauti sul potenziale di sorveglianza da utilizzare come strumento di controllo pubblico e per violare i diritti alla privacy.
Personalmente sul tema posso portare la mia testimonianza in quanto sono stato residente con la famiglia ad Hong Kong per sei anni (2004-2009), durante i quali per lavoro ho trascorso più del 50% del mio tempo in Cina. Ebbene posso confermare di non avere mai avvertito le telecamere come un problema. Anzi ho apprezzato il senso di sicurezza che esse mi conferivano.
Stessa cosa per mia moglie ed i miei figli che rimanevano soli ad Hong Kong, al tempo non c'erano ancora i disordini di cui abbiamo visto le notizie sui telegiornali e la metropoli, anche a notte fonda, era tele-sorvegliata, sicurissima e vissuta dagli abitanti senza problemi.
Ad Hong Kong ed in Cina il concetto di privacy è vissuto in maniera più soft, nella mentalità orientale il bene della collettività supera gli interessi del singolo individuo, quindi se "sorveglianza digitale" significa "sicurezza e lotta al crimine", la popolazione accetta i sistemi di tracciamento.
La "presunta privacy"
Che la Cina sia la nazione in assoluto più sorvegliata di certo non mi stupisce, ma la notizia che a Londra ci sono 67 telecamere ogni 1.000 abitanti mi sconcerta! Fino ad oggi consideravo la Capitale del Regno Unito "la culla del moderno Occidente" dove la privacy è un diritto inviolabile.
A questo punto ha senso scandalizzarsi per le tante telecamere installate anche nelle città italiane e reclamare il diritto alla nostra "presunta privacy"?
Siamo sicuri che siano proprio le telecamere a ledere la nostra privacy nel momento in cui abbiamo sempre con noi uno smartphone nel quale abbiamo installato WhatsApp, Facebook, Instagram, LinkedIn e chissà quanti altri social?
Negli ultimi anni abbiamo visto che i sistemi CCTV hanno aiutato le Forze dell'Ordine, nelle indagini dei più disparati crimini, anche in Italia.
Per quanto riguarda invece le città in Cina, per quanto se ne dica, sono cento volte più sicure delle metropoli americane.
Mi dispiace dirlo, perché sono fondamentalmente "un'idealista" nato e cresciuto in Occidente e convinto dei diritti della libertà, ma al giorno d'oggi, a mio parere, sul piatto della bilancia pesa di più la sicurezza rispetto ad una "presunta privacy"!
E tu cosa ne pensi? E' meglio essere tracciati come in Cina (o a Londra) ed andare in giro per le strade senza essere aggrediti, oppure è meglio lottare per la propria privacy?
Se scegli la seconda opzione, però, ricordati di gettare via il tuo smartphone con tutti i social installati e di riesumare dal cassetto il tuo vecchio Nokia 3310!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
26 luglio 2020
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