Sempre più frequentemente si sente parlare di “Supply Chain Risk Management” (gestione del rischio nella Supply Chain), un tema diventato ormai cruciale in ambito aziendale negli ultimi anni.
I continui cambiamenti ed evoluzioni che caratterizzano i mercati, come ad esempio il comportamento sempre più esigente dei consumatori, il continuo e veloce sviluppo dei nuovi prodotti, i lockdown causati dalla pandemia di Covid-19, gli eventi sociopolitici ed in ultimo la crisi energetica che stiamo vivendo in questi mesi, rendono assolutamente necessaria una corretta valutazione, da parte dell’organizzazione Acquisti, del “rischio di mancato approvvigionamento”.
Riprendo quanto espresso dal Supply Chain Council: “La gestione del rischio della Supply Chain consiste nella sistematica identificazione, valutazione e quantificazione delle potenziali perturbazioni della filiera con l’obiettivo di controllare l’esposizione al rischio e ridurre il suo impatto negativo sulle prestazioni. Essa comprende il continuo sviluppo di strategie volte a controllare, ridurre o eliminare il rischio.”
Per riuscire a mitigare i rischi connessi alla fornitura di beni e servizi, l’obiettivo delle aziende è diventato quello di sottoscrivere accordi di collaborazione con il proprio parco fornitori, basati sull’impegno a lavorare insieme nel tempo per conseguire un vantaggio competitivo reciproco.
Nonostante ciò, è indispensabile non legarsi unicamente ad un solo fornitore e mantenere la pluralità di approvvigionamento.
Nella strategia della doppia fornitura e multi-fornitura, si utilizzano almeno due sorgenti per comprare un determinato materiale, i due fornitori vengono così messi in competizione e l’impresa riesce a detenere un maggiore controllo sull’approvvigionamento limitando notevolmente i rischi connessi.
I principali vantaggi della doppia fornitura sono:
Diminuzione del rischio ed incompletezza della fornitura.
Maggiore flessibilità a fronte di variazioni imprevedibili della domanda.
Possibilità di ripartire le scorte fra i due fornitori.
Accessibilità a maggior conoscenza circa prodotti e servizi provenienti da più fonti.
Possibilità di mettere in competizione sul prezzo e sulle altre condizioni di Acquisto i fornitori.
Ormai viviamo in un mondo sempre più globalizzato ed interconnesso, non solo dal punto di vista delle comunicazioni, ma anche per quanto riguarda le attività industriali.
Attualmente il nostro sistema produttivo in Europa è fortemente legato all'acquisto dei prodotti provenienti dall’Asia, sia riguardo le componenti che adoperiamo nelle nostre linee di montaggio in Italia, sia per alcuni prodotti finiti.
Il blocco delle merci in spedizione e la fermata del sistema industriale cinese durante i mesi di febbraio e marzo 2020 (a seguito della pandemia di coronavirus) hanno fatto scattare il primo vero grande allarme in moltissime aziende nel nostro Paese ed in tutto l’Occidente.
Altri allarmi sono poi succeduti: l'incidente nel canale di Suez, il blocco dei porti cinesi causato dalle norme del "Covid zero" e tuttora i mercati vivono nella costante minaccia di una paralisi dell'industria taiwanese che produce la metà del fabbisogno mondiale di microchip.
Per questa ragione, oggi, per mitigare il rischio di fornitura, non è più sufficiente disporre di due sorgenti per l’acquisto di un singolo componente, necessita infatti che i due fornitori siano localizzati in due diversi continenti del globo.
In un prossimo futuro, solo le aziende che, in maniera lungimirante, avranno strutturato l'acquisto con questo criterio, potranno avvalersi della continuità di approvvigionamento per alimentare le proprie fabbriche.
Approfondisco questo argomento nel webinar organizzato da Percinque e curato da Paola Spagnolo, nel quale Illustro come adottare le tecniche di mitigazione del rischio di fornitura, i modelli di analisi e gli strumenti del marketing di acquisto.
Il mio intervento parte dalla corretta mappatura del parco fornitori fino ad arrivare allo sviluppo della “supply base”, attraverso la pratica del marketing di acquisto.
Con il "case study" mostro come questi strumenti siano stati applicati a un intervento reale di Temporary Management presso l’azienda Videndum Media Solutions.
“Pianificare un'attività di Procurement calcolando il rischio di approvvigionamento è oggi un obbligo per qualsiasi azienda manifatturiera!”
Daniele Pezzali consulente in Procurement (visita: www.danielepezzali.com)
29 ottobre 2022
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