Apprendo oggi la notizia che i liberi professionisti che hanno ricevuto il bonus di 600 Euro a marzo non avranno nulla dal Governo per aprile e maggio, essendo un libero professionista, mi sento direttamente coinvolto e un po' di pensieri mi sono passati per la testa.
Nei miei articoli, come ho ripetuto altre volte, non voglio fare politica e tanto meno scatenare polemiche, a me piace creare una discussione costruttiva, mettere in risalto aspetti positivi ed anomalie... sempre con l'uso del buon senso.
Purtroppo devo constatare che in questi ultimi mesi è proprio la dose di buon senso che, per diverse circostanze, è mancata.
Mi piacerebbe capire qual è il ragionamento che ha portato il Governo a riconoscere il bonus dei 600 Euro ai liberi professionisti a marzo e quale meccanismo è intervenuto ora per negarlo.
Come mi piacerebbe capire le motivazioni del bonus di 500 Euro per acquistare biciclette e monopattini e quelle del bonus vacanze dato ai nuclei famigliari che hanno un reddito inferiore ai 40.000 Euro all'anno (con una serie di limitazioni allucinanti)...
Non parliamo poi dei tre miliardi di Euro destinati a colmare i buchi dell'Alitalia, mentre per la scuola, che ora ha bisogno di almeno il 40% in più di docenti e di spazi, è stato destinato l'importo di un miliardo e mezzo!
La confusione è tanta!
I mass media da tre mesi parlano solo della pandemia battendo la gran cassa della spettacolarizzazione e non si comprende più che cosa veramente sta accadendo attorno a noi ed in tutto il resto del mondo!
Riguardo gli incentivi per la ripresa economica, temo proprio che, come al solito, noi italiani abbiamo complicato le cose semplici. Non sarebbe stato più semplice tagliare le tasse degli imprenditori e dei lavoratori, piuttosto che distribuire soldi con criteri che cambiano ogni giorno?
Lasciamo perdere le polemiche, perderemmo solo tempo a consumarci il fegato!
E' arrivato il momento di ragionare con la nostra testa, di spegnere la televisione e di attivare il buon senso.
La pandemia ha portato alla luce tutte le debolezze del nostro sistema sociale decadente, fragile e corrotto, lo scenario politico non è mai stato così deprimente, inconcludente ed incerto.
Mi piacerebbe gridare "A nuove elezioni!" Sono però colto dallo sconforto nel cercare un'alternativa che non c'è.
Anche in questo caso bisogna accendere la mente, pensare ad una politica rinnovata che arrivi dalla base, dalle esigenze dei lavoratori e degli imprenditori, perché lavoro&impresa devono interagire in simbiosi.
Non è arrivata la fine del mondo
Il virus non è stata un'invenzione e migliaia di anziani ci hanno lasciato, ma non siamo arrivati all'estinzione del genere umano!
Dobbiamo semplicemente rispettare delle normali norme igieniche, se accusiamo dei malesseri è nostro dovere ed interesse allertare il medico di famiglia e non contagiare il prossimo.
Ma dobbiamo riprendere i rapporti sociali con gli amici, abbiamo bisogno di tornare al lavoro, di ricostruire i nostri valori che sono stati annientati dal distanziamento sociale e soprattutto di rimettere in piedi la nostra economia.
Anche il nostro corpo ha la necessità di rinascere dopo mesi di clausura e di sedentarietà forzata.
Abbiamo il bisogno di stare all'aria aperta, di fare attività fisica, di prendere il sole e di rinforzare le difese immunitarie, altrimenti non saremo in grado di affrontare le sindromi influenzali che, come ogni anno, l'autunno porterà con sè.
La ragione deve illuminarci! Se siamo soli in mezzo ad un bosco non serve la mascherina, se siamo al lavoro in una sala riunioni in sei persone è giusto indossarla... ma ci vuole un protocollo ministeriale, con tanto di polizia e sanzioni, per arrivare ad una simile conclusione?
Nel corso dei millenni l'umanità è sopravvissuta ad epidemie, a guerre e a catastrofi ben peggiori del Covid-19. Oggi che disponiamo di cure e tecnologia diagnostica non dobbiamo farci fagocitare il cervello dai mass media irresponsabili e dagli scienziati prezzolati che fanno show.
E i 600 Euro?
Per quanto riguarda il bonus per il sostegno dei liberi professionisti, sono del parere che sia dovuto al fine di sostenere in maniera equa tutta la forza produttiva del Paese, ma ripeto che avrei preferito un taglio del carico fiscale, piuttosto che "una mancia lasciata sul tavolo da un cliente che non vorrò più rivedere"!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
24 maggio 2020
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