L'industria e le PMI si trovano dinanzi alla crisi più profonda mai vista dal dopoguerra.
La ripresa non c'è! Il futuro è incerto e lo spettro di un nuovo lockdown si aggira nell'aria dell'autunno alle porte.
Non è mia abitudine "vedere nero" e tanto meno alimentare il terrorismo mediatico, cui la stampa ci sta sottoponendo da diversi mesi.
I fondi europei per la ripartenza pare che ci siano... Nella speranza che possano venire spesi bene, è assolutamente necessario che gli imprenditori comincino ad investire in competenze, risorse umane e nel miglioramento dei processi aziendali.
In una realtà industriale, piccola o grande che sia, se ci si trova in una fase nella quale il fatturato non cresce (anzi diminuisce), se il margine è destinato ad assottigliarsi per colpa della competizione e del mercato asfittico, l'unica leva da muovere per mantenere l'utile riguarda: la riduzione dei costi.
Ci sono due modi per tagliare i costi: licenziare il personale e cancellare gli investimenti, ma questa è una strada senza uscita che porta al collasso, oppure agire sulla supply chain, quindi sugli Acquisti.
Gli imprenditori di conseguenza dovrebbero porsi le seguenti domande:
"Come sta operando il mio Ufficio Acquisti?
In azienda gli Acquisti hanno elaborato un piano strategico di riduzione dei costi?
Sono stati fissati degli obiettivi?
Ci sono gli indicatori (KPI) per monitorare il fatturato d'acquisto, i risparmi concretizzati e la distribuzione della spesa?"
Come accenno nel mio video d'introduzione, proprio l'anno scorso ho deciso di lasciare la mia ultima posizione di Direttore Acquisti per intraprendere il percorso di consulente aziendale e formatore per il Procurement (Acquisti, Logistica, Supply Chain).
La mia iniziativa è stata alimentata proprio nel constatare come tante medie aziende, specie qui nel Nord Est, non sono strutturate con un'organizzazione degli acquisti efficiente ed efficace.
Le indagini che ho condotto, prima di fare il "grande passo", mi hanno confermato che in molte aziende gli uffici acquisti non sono strutturati con processi moderni e sono carenti di strategie innovative.
Oggi, più che mai, con quello che l'imprenditoria sta subendo, agire sugli Acquisti per programmare risparmi a medio e lungo termine è assolutamente vitale.
Il ruolo dell'Ufficio Acquisti negli ultimi trent'anni ha compiuto una sostanziale metamorfosi: da "funzione al servizio della Produzione", è passato alla fine degli anni Novanta a "funzione di negoziazione (per spremere i prezzi)", fino a diventare oggi un'ente di profitto che opera nel cuore della Supply Chain.
Ogni azione di riduzione dei costi d’acquisto ha un impatto diretto sull’utile dell’azienda.
A fronte di una riduzione minima del costo totale d’acquisto, la forza vendite, per garantire lo stesso incremento di utile, deve ottenere un elevato aumento di fatturato.
"Risparmiare il 2% negli acquisti equivale spesso in termini di margine dover fare oltre il 20% in più di fatturato!"
Lo dimostra l'esempio riportato qui sotto:
Oggi il mio lavoro è quello di aiutare le aziende a compiere un percorso per aumentare l'efficienza e l'efficacia del loro Procurement.
Il mio modulo d'azione prevede un audit della funzione Acquisti attraverso un assessment delle risorse. Dalla fotografia iniziale elaboro un programma personalizzato di miglioramento nel quale includo la formazione adeguata indirizzata ai compratori ed al Responsabile Acquisti.
Trovo questa attività motivante, sono appagato dalla soddisfazione che vedo negli occhi dei professionisti degli acquisti e nel verificare assieme all'imprenditore la bontà dei risultati.
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
10 agosto 2020
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